Gubbio No Borders: un 2018 di successo.
Un’edizione di grande successo: tanti eventi del Festival Gubbio No Borders 2018 hanno registrato il tutto esaurito, con una grande partecipazione ed entusiasmo sia da parte del pubblico che dei musicisti coinvolti nei live. Alto il livello artistico, con protagonisti del jazz italiano e mondiale quali Greta Panettieri e Paul Wertico e dei talenti del territorio umbro. Una menzione speciale anche per le No Borders Masterclass, anche loro sold out, che hanno riempito la città di Gubbio di musica sia durante i corsi sia durante le Jam Session serali. Diretti da Leonardo Radicchi e Andrea Angeloni, i corsi sono strutturati in lezioni individuali e collettive di tecnica, composizione, arrangiamento, improvvisazione e musica d’insieme, con un corpo docenti di alto livello: Francesco Diodati, Cristiano Arcelli, Gabriele Evangelista, Angelo Olivieri, Leonardo Radicchi, Andrea Angeloni, Ferdinando Romano, Marta Raviglia, Bernardo Guerra, Alessandro Giachero.
Ad inaugurare la manifestazione, il giorno di Ferragosto presso il Teatro Romano di Gubbio è stata la carismatica cantante e songwriter Greta Panettieri, riconosciuta come una delle voci più interessanti del panorama internazionale, e reduce dalle tournèe in Russia e Cina e dal tour italiano con Toquinho. Dall’approccio eclettico alla musica, nasce il suo coraggioso e osannato “Omaggio a Mina” che ha già conquistato la stampa del settore e il grande pubblico, e che presenterà sul palco del Gubbio NoBorders insieme ad un altro grande musicista italiano: il trombettista Fabio Boltro.
Il 20 agosto al Chiostro di San Pietro è arrivato un altro grande protagonista del jazz internazionale: lo statunitense Paul Wertico, che per oltre 20 anni è stato il leggendario batterista di Pat Metheny, con il quale ha conquistato 7 Grammy Awards. A Gubbio ha portato un suo grande tributo all’opera di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini: il progetto italo-americano “Free The Opera” candidato ai Grammy Awards, in trio con il contrabbassista Gianmarco Scaglia e il pianista Fabrizio Mocata.
Il concerto del 21 agosto al Chiostro di San Pietro è stato in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Gubbio e l’Associazione Musica Nova, con il Diego Ruvidotti Vertical Quartet guidato dal trombettista Diego Ruvidotti e completato da Alessandro Bravo (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso) e Alberto Argirò (batteria).
Il 24 agosto alle 21 il concerto che ha celebrato la conclusione delle No Borders Masterclass: a salire sul palco del Chiostro San Pietro studenti e docenti. A seguire, il progetto “Lorenzo Cannelli Foster Family” guidato da Lorenzo Cannelli (voce, piano, organo, tromba, basso, chitarra) e con Paolo Ceccarelli (chitarre), Gregorio Paffi (basso e piano), Sara Marini (voce), Paolo Acquaviva, Leonardo Minelli (sax) Gabriele Giovenali (batteria).
Anche il 28 agosto, ultimo giorno del Festival, si è articolato in un doppio evento. Alle ore 21 al Chiostro San Pietro il progetto “ALTRISUONI – L’ombra che non trovava la sua forma” da un’idea di Maria Clara Pascolini, con il coro della 3° C della scuola elementare del I circolo didattico e la direzione di Sara Marini. A seguire “ESTINTE VOCI” di e con Sara Marini (voce) insieme a Paolo Ceccarelli (chitarre), Goffredo Degli Esposti – Micrologus – (flauti e zufolo, zampogna e tamburo) e Francesco Savoretti (Ecanes) alle percussioni etniche.
L’evento è patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Gubbio.
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